Perchè tutto resti uguale, serve che tutto cambi.

Citazione dotta a parte, il concetto di cambiamento è molto delicato.
Cioè non è forse vero che tutti noi miriamo alla stabilità interiore, e ciò che cambiamo o addirittura stravolgiamo della nostra vita in realtà è un aggiustamento necessario a mantenere questa stabilità?
Non è quindi corretto dire che i grandi cambiamenti non sono quelli che modificano il nostro assetto, ma viceversa sono quelli che permettono di mantenerlo? Certo, cambiando molte cose o cambiandole tutte, ma in un modo che ci mantenga in asse...
Come T., che è un vero campione nel far roteare le cose sulle dita: palla, vassoio, lattina, custodia di cd...qualunque oggetto abbia una forma e un peso, può roteare sul suo dito: per farlo lui dà il via, poi si alza, si piega, sparecchia col gomito, scavalca la sedia, pesta il cane, ti si appoggia sulla spalla schiacciandoti la clavicola, a volte sembra pronto a uscire per strada e prendere l'autostrada a piedi...e tutto per mantenere la rotazione in asse col dito.

Io qualche giorno fa ho provato a mantenere l'asse (come se ne avessi uno) cambiando tutte le passwords che mi ricordassero l'Innominato.
Così, per non dover più pensare a lui ogni volta che leggo la posta, per esempio.
Il risultato? Oggi ovviamente non ne ricordavo neppure una.
Benedetta domanda segreta di recupero password


Ah, non c'entra nulla, ma stasera finalmente io e il mio tono muscolare perduto torniamo a danza.

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