Anche ieri sera, come martedì, non c'è stata danza.
Non avevamo detto:"Ci sarà almeno il ballo"??
Cioè voglio dire, allora mettetemi una scopa nel c... così vi ramazzo la stanza (cit.)!
La mia vita rotola come un SuperTele sulla spiaggia durante una libecciata e voi mi levate anche le lezioni di danza? Mi negate una diagonale, una bella serie di addominali da far bruciare la pancia come le fiamme dell'inferno, un bel 24 conti da imparare senza che il cervello pensi ad altro...ma che vi ho fatto di male?
In compenso, la giornata è stata ricca di accadimenti.
1- BARRE:
T. (non basterà certo una parentesi per dire chi sia T. per me, è molto più di un amico, talmente tanto di più che il nostro patto di non belligeranza ha escluso da anni la possibilità di qualsiasi rapporto diverso dall'amicizia. Forse questa è la forma di amore più sublime e duratura che sia stato possibile creare insieme e lui sa lenire qualsiasi cosa, tranne ovviamente la mia zitellaggine) prima del rientro pomeridiano in ufficio mi ha trascinata nel bar che frequentavo anni fa, quando ancora mi sentivo gggiovane. Una specie di bar Mario alla Ligabue, di "Stessa storia stesso posto stesso bar" alla Max Pezzali, insomma una sorta di martellata in un ginocchio durante un attacco di ernia per chi si trova nella mia condizione.
Entriamo.Il barista mi è sconosciuto, del resto quella che conoscevo io, personaggio mitico sul quale circolavano leggende ai confini della realtà, in questo momento è in Egitto insieme ai suoi 40 e coda anni e al suo nuovo fidanzato che pesa circa la metà di lei ed offre a tutte noi zit. una speranza di non poco conto.
Insomma lo sconosciuto mi ha appena servito l'orzo (di normali ne ho già presi a quell'ora circa 6), ed ecco che entra un caro conoscente che non vedo da almeno 2 anni. Vorrei andare ad abbracciarlo, lui mi guarda magari anche aspettandoselo, ma cosa mi trattiene dal farlo? Il fatto che sto piagniucolando. Ebbene sì, prima che lui entrasse io già stavo allegramente allungando l'orzo con le lacrime, una specie di orzo americano quasi automatico. Cioè non immaginate un pianto a singhiozzo o una sceneggiata rozza in luogo pubblico...no no...immaginate piuttosto il gioco della Settimana Enigmistica: trova l'intruso.
La scena appena entri è normalissima: bar scalcinato, barista tatuato e secco, avventore al bancone, coppia di badanti ai divanetti (è giovedì, giorno libero per loro), coppia di amici al tavolo che prendono caffè al volo prima del lavoro. Niente di strano, niente di scomposto, solo lei perde dagli occhi. Mi viene in mente che ieri sera poi, a casa, facendo zapping (odio questa parola, ma odio anche che qualcuno possa credere che stessi guardando "Lo Show dei Record", quindi devo sottolineare di esserci finita per caso) mi sono imbattuta in uno che beveva latte forse dal naso e lo risputava come uno zampillo dagli occhi, una cosa disgustosa ma abbastanza affine alla mia. Insomma quindi mi alzo, mi avvio alla porta per salutare, poi uno dei pochi lati di me che ancora mi piacciono viene fuori, così non posso accettare l'idea che lui creda che da oggi il nostro modo di salutarci sarà questo, freddo e insignificante, mi giro e glielo dico:"Non ci siamo beccati nel giorno giusto, mi spiace così tanto..." e prima che io finisca lui mi interrompe con un sorriso "Lo so, l'ho visto, la prossima volta...".
Le persone ancora sanno farmi sorridere di cuore. Patetica, forse, ma così è se vi pare.
2- Il BRUCO.
Sono già stata prolissa col barre, quindi col Bruco taglierò corto: è capitato in ufficio insieme ad uno dei miei capi ed ha iniziato da subito a strisciare:
"Tu hai Skipe?"
"Sì, NOI usiamo Skipe fra colleghi nelle varie sedi, ha notato (Lei) quanto sia veloce nel trasferimento files?"
"Sì sì è vero, ma dicevo un TUO contatto...ce l'hai?"
"No" (breve pausa per odiarlo, io il contatto Skipe ce l'ho perchè me lo aveva fatto la persona per cui sono ridotta così, lo usavamo per parlarci la sera, adesso il bruco è il mio peggior nemico)
"Dai, crea un contatto personale, così magari ci sentiamo e un Sabato possiamo andare a cena!"
MORALE: In questa favola del Bruco, la morale è semplice:
Vista la mia situazione, questa dinamica fluida sembrerebbe, sulla carta, la classica manna: tu sei zitella e triste ed ecco planare in ufficio uno che in meno di 20 minuti ti chiede un appuntamento.
Purtroppo è un bruco, ma "Il Silenzio degli Innocenti" potrebbe fungere da spunto: se da oggi in poi io decidessi di uccidere i vari pretendenti assurdi che attiro come miele per orsi, estraendo da ciascuno la parte migliore o anche solo la meno peggio, ho stimato che in poco più di 24 mesi avrei un ometto ammodino fatto e finito.
3- TROMBAMICO
Che potevo io farmi mancare un TA? Ovviamente no! Ieri sera avremmo dovuto vederci, ma io avevo già abbondantemente dato.
E' incredibile quanto dei percorsi mentali che credevo naturali in una storia possano invece tranquillamente sparire.
Quando sentivo dire "E' una cosa senza sentimenti, dura da tempo ma non conta nulla" in realtà non lo capivo.
Credo che la mia ingenuità in quel senso avesse dello straordinario.
Io sono stata profondamente gelosa delle "ganze" perchè non ho mai capito quanto poco potere e considerazione avessero. Tutti lo dicevano, ma io non potevo credere che una donna con la quale coltivi un'intimità magari anche frequente non abbia qualcosa anche di te. Non potevo credere che si potessero scindere così le cose. Vorrei tanto averlo saputo prima, sarei stata praticamente onnipotente.
L'ho scoperto, come sempre, troppo tardi.
Lo sto scoprendo ora, insieme al mio TA che, per assurdo, sta quasi diventando uno dei miei più stretti amici. Certo, niente di paragonabile a T. o agli altri amici VERI, ma è una delle persone che ho più vicine adesso. Credo che io e lui siamo come due stranieri che si incontrano sul treno durante un viaggio. Non hanno interesse per la vita dell'altro, non vogliono condividerci niente e se si fossero incontrati altrove, dove la vita offre maggiori appoggi, non avrebbero nutrito forse il minimo interesse reciproco.
Ma il viaggio è lungo e sono soli. Per quel viaggio saranno l'uno per l'altro praticamente l'unica compagnia.
Ieri sera però io sono andata nel vagone ristorante e, siccome siamo comunque degli estranei, non ho sentito il minimo bisogno di avvertirlo.
Così lui mi ha mandato un sms, si è un po' preoccupato ed ha anche provato a chiamare.
Ma solo una volta, così fanno i Trombamici.
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