Piove e, come quasi sempre, ho la presunzione di credere che dipenda da me.
Davvero, sulla pioggia mi limito al pensiero romantico che le mie lacrime cadano su tutto il mondo o addirittura che il mondo pianga a veder piangere me.
Ma per il resto delle cose? Sarà forse arrivata l'ora di capire che non posso capire tutto e che soprattutto non posso decidere ogni cosa?
Credo che per tutti gli aspetti dell'animo umano esista un punto nel quale gli eccessi per assurdo finiscono per combaciare: chi è troppo modesto spesso si ingrassa nel ruolo di "tanto valido quanto umile" a volte fino a peccare di superbia; chi parla troppo finisce per non dire niente come chi tace e chi troppo si dà alla fine non regala niente...io per troppa insicurezza forse sfocio nel delirio di onnipotenza.
Se avessi fatto così, il contrario di così, se lo avessi fatto in quel modo, nell'altro, se avessi capito quel giorno o quello prima...non posso sapere come sarebbe andata e basta. Non dico che sarebbe andata così lo stesso, no, questo sarebbe un modo di sapere come sarebbe andata (ho bisogno di uno bravo, lo so), posso solo sapere di non saperlo.
Posso solo sapere che, oggi, avrebbe piovuto comunque.
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